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GESTIONE COLF E BADANTI

Gestione del lavoro domestico:
Busta Paga - Assunzione - Variazione e Cessazione
Colf - Badanti - baby sitter

Gestione del rapporto di lavoro domestico


Offriamo un servizio completo, altamente professionale, svolto da Commercialisti e Consulenti del lavoro, ad un costo particolarmente vantaggioso, per la gestione completa di colf, baby sitter e badanti, occupandoci di tutti gli adempimenti connessi al rapporto di lavoro domestico: assunzione, predisposizione del contratto di lavoro, elaborazione del cedolino (busta paga) mensile, calcolo del TFR che potrà essere corrisposto anche mensilmente in busta paga, licenziamento e tutte le competenze relative alla fine del rapporto di lavoro domestico.

Il servizio che offriamo prevede lo svolgimento da parte nostra di tutti gli adempimenti burocratici e formali sottesi ad un rapporto di lavoro domestico, evitando così al Cliente di andare incontro alle difficoltà amministrative tipiche delle procedure di invio delle comunicazioni obbligatorie presso l’INPS, occupandoci, inoltre, di predisporre tutti i cedolini (puste paga) mensili del lavoratore domestico in base alle ore effettivamente svolte da quest’ultimo, con relativo calcolo della quota di contributi spettanti al datore di lavoro e al lavoratore.

Ci occupiamo, inoltre, degli adempimenti relativi alla cessazione del rapporto di lavoro domestico, predisponendo la lettera di licenziamento da consegnare al lavoratore domestico, calcolando tutte le spettanze di fine rapporto ad egli dovuto, e trasmettendo la relativa comunicazione obbligatoria di cessazione del rapporto di lavoro all’INPS.

Il servizio che offriamo ai nostri Clienti non si limita alla gestione del rapporto di lavoro domestico negli adempimenti formali sopra descritti, ma si estende anche a tutte quelle situazioni in cui il datore di lavoro, ovvero famiglie che, il più delle volte, hanno poca dimestichezza con gli adempimenti e la normativa del lavoro, necessita di un supporto per eventuali sanzioni disciplinari, recupero ore di lavoro, ferie e malattia, mettendo a disposizione una consulenza professionale di base.

Il servizio che offriamo si estende a tutto il territorio nazionale tramite accesso all'area riservata con condivisione di documenti attraverso un server dedicato oppure a mezzo email , in questo modo il Cliente avrà a disposizione tutti i documenti necessari non appena elaborati.

Per ulteriori informazioni ed un preventivo personalizzato potete scriverci a info@serviziprofessionali.biz.
Di seguito è possibile scaricare i moduli per l'assunzione, la variazione e la cessazione del rapporto di lavoro domestico:
- modulo assunzione;
- modulo variazione;
- modulo cessazione.


Costo e tariffe del servizio di gestione del lavoro domestico


Di seguito vengono riportati i prezzi applicati dal nostro Centro Servizi in relazione all'attività di gestione del rapporto di lavoro domestico:

Tipo servizio: Prezzo:
Comunicazione INPS assunzione e contratto €.50,00
Licenziamento e/o Dimissioni €.50,00
Elaborazione 13 cedolini annuali e C.U. €.200,00
Scrarico ed invio MAV elettronici €.50,00
Invio richieste di sospensione €.25,00
Solo CU annuale €.15,00
Conteggio 13^ annuale €.15,00
Conteggio TFR annuale €.15,00

Per un preventivo dettagliato predisposto in base alle vostre reali necessità potete scriverci un'email a info@serviziprofessionali.biz


Busta paga (cedolino) del collaboratore domestico

Un ulteriore adempimento per la corretta gestione del rapporto di lavoro domestico è la predisposizione della busta paga da consegnare alla Colf, questa dovrà contenere tutti gli elementi previsti dalla legge e dal CCNL di riferimento, ovvero:
1. dati anagrafici e codice fiscale del datore e della badante;
2. luogo di lavoro e mese di riferimento;
3. indicazione del full time o percentuale di part time (ovvero ore settimanali contrattuali) e ore realmente lavorate in quel mese specifico (e quindi anche straordinari, assenze, ferie, malattia, ecc);
4. livello contrattuale assegnato
5. tipologia del contratto (a tempo determinato o a tempo indeterminato, in regime di convivenza con il datore di lavoro o meno);
6. importo contributi collaboratore (se trattenuti);
7. indicazione del tfr, ferie e 13esima accantonati ogni mese;
8. importo retribuzione lorda e netta.
La predisposizione e consegna della busta paga al domestico è un obbligo che grava in capo al datore di lavoro in virtù dell’art. 33 del CCNL di riferimento; la busta paga del domestico andrà consegnata, fatta firmare ed una copia dovrà essere conservata dal datore di lavoro. E' inoltre importante concordare il giorno del pagamento della retribuzione, che per prassi avviene entro i primi dieci giorni del mese successivo a quello di riferimento.


Regolarizzazione Colf e Badanti


Molto spesso avviene di iniziare un rapporto di lavoro domestico con una colf o una badante in maniera non regolarizzata finalizzata ad una "prova" che serve sia al datore di lavoro che al lavoratore per capire se si possa procedere con la relativa assunzione; a volte capita, poi che la regolarizzazione non avvenga mai, sia per la complicatezza degli adempimenti burocreatici, sia per una richiesta del lavoratore che, magari, già percepisce altri redditi e preferisce un lavoro a "nero".
Una situazione di questo tipo espone il datore di lavoro ad un elevatissimo rischio: non rispettare le prescrizioni imposte dalla legge in caso di assunzione di lavoratori domestici quali colf e badanti, come ritardare od omettere l'invio delle comunicazioni obbligatorie presso gli Istituti preposti (INPS), così come assumere lavoratori non regolarizzati c.d. "in nero", sia italiani che extracomunitari, comporta gravi sanzioni a carico del datore di lavoro che posso evitarsi con pochi, ma precisi, adempimenti.

Inoltre, è bene ricordare che il rapporto di lavoro domestico può cessare in qualsiasi momento senza che il datore debba addurre alcuna giustificazione in tal senso, pertanto non ha senso assumere un domestico non regolarizzato, anche se per un breve periodo di tempo, anche in ragione del fatto che il datore di lavoro, in caso di rapporto di lavoro regolare e correttamente gestito, per la quota a suo carico, potrà beneficiare - ove ne ricorrano i requisiti - della deducibilità in dichiarazione dei redditi del versamento dei contributi Inps.

Qualora ci si trovasse in una condizione di lavoro domestico non regolarizzato (c.d. "a nero") è sempre possibile procedere con una regolarizzazione del dipendente anche a mezzo di una conciliazione sindacale.


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Gestione completa del rapporto di lavoro domestico: assunzione, cedolini, TFR e cessazione.

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Approfondimenti: Normativa e Giurisprudenza

Il Piano nazionale di contrasto al lavoro sommerso mira a incrementare del 20% le ispezioni rispetto al triennio 2019-2021 e a ridurre di 2 punti percentuali l'incidenza del lavoro sommerso nei settori più colpiti. Queste misure quantitative sono progettate per affrontare il problema in modo sistematico e misurabile.

Ideato da un Tavolo tecnico dopo dieci mesi di lavoro, il Piano è stato firmato dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, a dicembre 2022. Fa parte degli impegni assunti dall'Italia nel quadro del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed è finanziato dall'UE attraverso il fondo Next-Generation EU.

Il Piano prevede un'azione su più fronti: miglioramento della raccolta dati, collaborazione tra le autorità, incentivazione del lavoro regolare, campagne di sensibilizzazione e l'istituzione di una struttura di governance per monitorare e implementare efficacemente le strategie.

Viene fornita un'analisi dettagliata del fenomeno del lavoro sommerso in Italia, con un confronto con altri paesi europei e un'analisi regionale. Viene evidenziato che certe categorie, come giovani, donne, e migranti, sono particolarmente vulnerabili all'impiego irregolare.

Il Piano identifica i settori economici più afflitti dal lavoro nero, come il lavoro domestico, il commercio, e l'hospitality, e propone metodi specifici per ciascuno di questi settori.

L'obiettivo è di ottenere una riduzione tangibile e misurabile dell'incidenza del lavoro sommerso, attraverso un approccio che combina l'analisi dei dati, la vigilanza e il sostegno alle buone pratiche lavorative.

Il Piano si inserisce in un contesto più ampio di misure esistenti volte a contrastare l'illegalità lavorativa, come la lotta allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e i meccanismi di monitoraggio nel settore edile.

Il successo di questo Piano avrà un impatto positivo non solo sui lavoratori coinvolti, ma anche sull'economia e sulla società nel suo insieme, riducendo le disparità e aumentando la protezione dei lavoratori più vulnerabili.

In conclusione, il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso rappresenta un impegno significativo e multifaccettato dell'Italia per affrontare una problematica complessa e radicata, con l'obiettivo di creare un ambiente lavorativo più equo e regolamentato.

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