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Payroll - Elaborazione Paghe

Payroll - Gestione Paghe
Esternalizzazione Ufficio del Personale

Servizio Payroll ed Elaborazione Cedolini


Offriamo una gestione completa dell’elaborazione paghe e la gestione del personale per aziende di ogni settore e dimensione, assicurando innovazione e professionalità.
Crediamo fortemente nella consulenza del lavoro che, secondo la nostra visione, rappresenta molto più di un semplice calcolo del cedolino.
Grazie ai nostri professionisti altamente specializzati in tutti i settori produttivi, dall’edilizia, al terziario, al turismo e allo spettacolo supportiamo l’imprenditore guidandolo verso la soluzione giusta usando un approccio dedicato e personalizzato per ogni Cliente.

Integriamo alla gestione payroll anche servizi CAF completi per offrire un elemento aggiuntivo di supporto al personale e semplificare ulteriormente le attività amministrative; gestiamo tutte le pratiche legate agli aspetti fiscali e previdenziali, assicurando che i dipendenti abbiano sempre a disposizione le informazioni più aggiornate e precise.

Con l'esternalizzazione dell'ufficio del personale ti metteremo a disposizione un canale dedicato tramite il quale i tuoi dipendenti potranno comunicare malattie, maternità, richieste permessi e altri eventi. Il servizio di esternalizzazione paghe ti assicura la consegna dei cedolini in 4 giorni lavorativi o, su esigenze specifiche del Cliente, anche nella stessa giornata.

Con i nostri servizi professionali l’elaborazione delle buste paga è molto semplice: attraverso un'ottimizzazione dei nostri processi, abbiamo sviluppato un sistema semplice, facile ed efficace che permette di ricevere le buste paga attraverso una mail dedicata, e/o server di condivisione dati, in tempi certi e rapidi.
Per le assunzioni e/o dichiarazioni ci muoviamo sempre nella stessa direzione al fine di creare un flusso d’informazione veloce e puntuale. Basta compilare un nostro file editabile unitamente ai documenti d’identità del lavoratore che si intende assumere ed entro 24 ore invieremo la ricevuta di assunzione e il contratto di lavoro.

A titolo elemplificativo e non esaustivo, tra i nostri servizi relativi alla gestione del personale vi sono:
• Apertura posizioni assicurative presso tutti gli Enti;
• Collocamento del personale: comunicazioni UNILAV, lettere di assunzione, trasformazioni, proroghe, cessazioni;
• Pratiche per attivazione tirocini;
• Elaborazione e stampa cedolini con invio in pdf;
• Compilazione ed invio telematico modello F24 per l’addebito automatico;
• Invio telematico Uniemens;
• Invio telematico denunce mensili a Cassa Edile;
• Richiesta certificati di agibilità;
• Richieste Durc;
• Redazione prospetto contabile mensile da inserire in contabilità;
• Autoliquidazione Inail;
• Compilazione CU ed invio telematico all’agenzia delle entrate;
• Compilazione modello 770 ed invio telematico all’Agenzia delle Entrate;
• Gestione della procedura disciplinare dalla contestazione alla eventuare irrogazione di sanzione.


Disciplina del Lavoro nel Settore dello Spettacolo


Il settore del lavoro nell’ambito dello spettacolo è certamente caratterizzato da una tipologia contrattuale che ha delle peculiarità proprie che dovranno necessariamente essere considerate per una corretta gestione dei lavoratori operanti in questo specifico settore.

La normativa italiana sul lavoro nello spettacolo è delineata principalmente nell'art. 3 del d.lgs.C.P.S. n. 708/1947. Questo articolo identifica i "lavoratori dello spettacolo" e stabilisce l'obbligo di iscrizione all'Ente previdenziale Enpals (ora confluito nell'Inps) e il relativo contributo. L'elenco iniziale è stato successivamente ampliato attraverso decreti emanati dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro.

Categorizzazione dei Lavoratori
Il decreto ministeriale del 10 novembre 1997 ha suddiviso i lavoratori dello spettacolo in tre categorie principali: quelli a tempo determinato che partecipano direttamente alla produzione di spettacoli, quelli a tempo determinato per altre attività, e infine, quelli a tempo indeterminato. Nel corso degli anni, il panorama si è arricchito con nuove figure professionali, come light designer, cassieri di produzione, fotomodelli e altri, come stabilito dal decreto ministeriale del 15 marzo 2015.

Definizione di Lavoratore dello Spettacolo
La legge non ha fornito una definizione generale di "lavoratore dello spettacolo", lasciando la questione alla giurisprudenza. Il concetto di "spettacolo" è stato ampiamente interpretato come qualsiasi manifestazione volta a divertire il pubblico, inclusa la fruizione indiretta tramite supporti come CD-ROM. La presenza fisica del pubblico non è più essenziale, aprendo la strada a interpretazioni più flessibili.

Instaurazione del Rapporto di Lavoro
Dal 24 giugno 2008, i lavoratori dello spettacolo non sono più obbligati all'iscrizione all'elenco speciale, semplificando le modalità di assunzione. Tuttavia, per i lavoratori extracomunitari, è richiesto un nulla osta preventivo per motivi legati alla produzione di spettacoli. La peculiarità di poter condizionare l'assunzione al genere senza discriminazione è un aspetto rilevante.

Lavoro Subordinato e Autonomo nello Spettacolo
La flessibilità del lavoro nello spettacolo si riflette nella possibilità di rapporti subordinati flessibili, a chiamata o con finalità formative. La giurisprudenza ha enfatizzato la soggezione ai poteri direttivi dell'impresa come criterio determinante, ma ha riconosciuto la natura autonoma di alcune figure, come i cantanti lirici e gli scenografi.

Requisiti del Contratto di Scrittura Artistica
Il contratto di scrittura artistica, che regola il lavoro subordinato nel settore, può essere a tempo indeterminato o determinato. Esso può includere clausole di esclusiva e di protesta, disciplinando l'obbligo di prestare attività esclusivamente al datore e la possibilità di interrompere unilateralmente il rapporto in caso di inidoneità.

Tipologie Contrattuali e Flessibilità
Le tipologie contrattuali nello spettacolo variano da contratti a tempo indeterminato a contratti intermittenti. Nel settore dello spettacolo, la flessibilità è essenziale per adattarsi alle dinamiche del settore, consentendo contratti specifici per spettacoli o programmi radiofonici o televisivi. Le limitazioni quantitative previste per altri settori sono meno stringenti nello spettacolo, riflettendo le esigenze di flessibilità del settore.

In sintesi, la disciplina del lavoro nello spettacolo è caratterizzata da una continua evoluzione per adattarsi alla natura mutevole dell'industria, bilanciando la protezione dei lavoratori con la necessità di flessibilità richiesta dal settore dello spettacolo.


Disciplina del Lavoro nel Settore Edile


Un ulteriore settore con peculiarità proprie e che, a nostro avviso, richiede un approfondimento, è quello dell'edilizia.

La busta paga dell'operaio edile è un documento dettagliato che riflette il complesso rapporto econimico tra il lavoratore e il datore di lavoro, nonché con gli enti governativi e previdenziali. Questo documento non solo quantifica la retribuzione per il lavoro svolto ma include anche voci legate agli adempimenti fiscali, ai permessi e alle festività.

Retribuzione e modalità di calcolo
La retribuzione dell'operaio edile può essere calcolata secondo due principali modalità: retribuzione mensilizzata o retribuzione oraria. Nel caso della retribuzione oraria, l'importo percepito dipende dalle ore effettivamente lavorate nel mese. Per calcolare il valore orario, la retribuzione mensile totale viene divisa per il coefficiente orario stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che, nel caso specifico, è fissato a 173 ore.
Per l'impiegato, la retribuzione è mensilizzata, indipendentemente dal numero di ore o giornate lavorate nel mese. In questo caso, si utilizza un divisore giornaliero pari a 25, mentre l’operaio edile è retribuito con la retribuzione “oraria”.

Permessi e festività
Dal 1° ottobre 2000, i permessi individuali annui per l'operaio edile ammontano a 88 ore, con una maturazione di un'ora ogni venti ore effettivamente lavorate. Il datore di lavoro è tenuto a retribuire i permessi annui aggiungendo una maggiorazione del 4,95% nel cedolino, calcolata sulla retribuzione per le ore di effettivo lavoro.
Le festività sono giornate specifiche in cui il lavoro è sospeso, ma l'operaio edile riceve comunque una retribuzione corrispondente a 8 ore di lavoro. Nel caso in cui una festività coincida con il sabato, non viene corrisposta alcuna maggiorazione, in quanto il sabato non è considerato lavorativo.

Ferie e accantonamento Cassa Edile
Il trattamento economico relativo alle ferie è assolto dal datore di lavoro attraverso l'accantonamento del 8,50% dell'imponibile Cassa Edile presso la Cassa Edile stessa. Per gli impiegati, il trattamento economico per le ferie è erogato direttamente dal datore di lavoro.
L'imponibile Cassa Edile, presente mensilmente nella busta paga, è determinato considerando tre voci particolari: la maggiorazione permessi (4,95%), la maggiorazione Cassa Edile (18,50%), e l'accantonamento Cassa Edile (14,20%). Queste voci sono fondamentali per il calcolo del trattamento economico per ferie e gratifica natalizia.

Anzianità professionale edile
Gli operai del settore edile non sono soggetti agli scatti di anzianità, ma hanno diritto all'anzianità professionale edile (APE). Questo istituto tiene conto delle ore di lavoro ordinario, delle assenze per malattia o infortunio, del congedo matrimoniale, del congedo parentale e del servizio militare di leva. L'anzianità si matura ogni biennio, con la Cassa Edile che eroga il trattamento economico in occasione del 1° Maggio.


Disciplina del lavoro nel settore Agricolo


La complessità e la specificità del lavoro in agricoltura, influenzate soprattutto dalla natura stagionale e dagli eventi meteorologici, hanno portato il legislatore e le parti sociali a sviluppare una disciplina apposita per questo settore, nonostante una recente tendenza verso una maggiore uniformità alle normative generali sul lavoro e sulla previdenza sociale.

Ad esempio, si è passati dal vecchio "Registro d'impresa" al LUL, e per quanto riguarda l'imponibile previdenziale, dal vecchio regime del "salario medio convenzionale" al regime ordinario del "minimale di legge". Tuttavia, la definizione e la regolamentazione del lavoro agricolo continuano a presentare peculiarità.

Iniziamo con una panoramica sulle categorie di lavoratori che operano nell'ambito agricolo. A differenza di altri settori, dove la distinzione è tra lavoro autonomo e subordinato, nell'agricoltura si aggiunge una terza categoria: i lavoratori associati. Quindi, possiamo distinguere tre categorie principali: lavoratori autonomi (coltivatori diretti - imprenditori agricoli), lavoratori associati e lavoratori subordinati.

Lavoratori autonomi (coltivatori diretti - imprenditori agricoli):
La definizione di imprenditore agricolo, come fornita dalla legge, include implicitamente il contenuto stesso dell'attività agricola. Il codice civile definisce l'imprenditore agricolo come colui che svolge attività come coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Le "attività connesse" includono manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti ottenuti prevalentemente dall'attività agricola.
Rientrano in questa categoria anche gli agriturismi, disciplinati dalla legge 96/2006. Per essere considerato imprenditore agricolo, è necessario dedicare almeno il 50% del tempo di lavoro alle attività agricole e ricavare almeno il 50% del reddito globale da lavoro da tali attività.

Lavoratori associati:
La seconda categoria comprende mezzadri, coloni parziari, soccidari, e altri. Per essere iscritti all'Inps, la loro attività deve corrispondere a almeno un terzo di quella necessaria per le normali esigenze di coltivazione e allevamento, e deve essere abituale. Sono esclusi dall'obbligo assicurativo quando il lavoro necessario è inferiore a 104 giorni.

Lavoratori subordinati:
Questa categoria, attualmente la più significativa, include operai agricoli con contratti a tempo indeterminato o determinato. La disciplina dei contratti subordinati nel settore agricolo deroga alle leggi generali, con regolamentazione contenuta nei CCNL-TU coordinato.

Per quanto riguarda gli adempimenti datoriali, i datori di lavoro agricolo devono presentare denunce aziendali, comunicazioni uniche, comunicazioni di assunzione preventiva Unilav e denunce contributive.

Per quanto concerne le procedure di denuncia e pagamento dei contributi, l'agricoltura segue un iter trimestrale, con una particolare procedura per gli OTI e OTD. Il settore agricolo gode di alcune agevolazioni contributive, in particolare per le aziende in zone montane e svantaggiate e per quelle colpite da calamità naturali.
Le retribuzioni nel settore agricolo seguono tre diversi CCNL: Dirigenti, Impiegati e Operai.

Inoltre, è possibile effettuare assunzioni congiunte nel settore agricolo, semplificando le procedure amministrative. La collaborazione familiare e occasionale è regolamentata, con limiti temporali e disposizioni specifiche.


Liquidazione mensile del TFR


Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma di denaro che spetta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro. In Italia, il TFR è generalmente corrisposto in un'unica soluzione al momento della cessazione del rapporto di lavoro, a meno che il lavoratore non scelga di differirne il pagamento.

La possibilità di corrispondere il TFR ogni mese in busta paga dipende dalla volontà del datore di lavoro e dal consenso del lavoratore. In alcuni casi, i lavoratori possono concordare con il datore di lavoro di ricevere il TFR mensilmente insieme alla retribuzione, anziché in un'unica soluzione alla fine del rapporto di lavoro.

La disciplina del trattamento di fine rapporto è dotata di efficacia inderogabile, sia “in melius” che “in peius”. Ciò significa che non è possibile intervenire discrezionalmente circa la determinazione della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR. Tuttavia tale “rigidità” nei criteri del calcolo non si estende alla disciplina delle anticipazioni.

“Condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratti collettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l’accoglimento delle richieste di anticipazione.” Questo è quanto previsto dall’art. 2120 del c.c. ultimo comma, e pertanto si può ritenere possibile l’erogazione del TFR anticipato, anche in misura mensile. Naturalmente l’anticipazione mensile del TFR, come ha più volte chiarito il Ministero del Lavoro, fa mutare la natura di retribuzione differita in retribuzione corrente, con conseguente assoggettamento a contribuzione e tassazione ordinaria.

Infine, e non da ultimo, qualsiasi decisione in tal senso, ovvero di liquidazione mensile dei ratei, dovrà sempre ed in ogni caso essere preceduta da un accordo tra le parti.


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Approfondimenti: Normativa e Giurisprudenza

La domanda di invalidità civile decorre dalla data di presentazione anche con documentazione incompleta. Cassazione Sez. Lavoro n. 30419/2019.
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INPS: Cumulo e totalizzazione dei periodi assicurativi. Ulteriori precisazioni e chiarimenti per la liquidazione della pensione per i lavoratori in possesso di contribuzione agricola
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Gli istituti della cessione del credito e del pignoramento della retribuzione ed i relativi adempimenti, nonché la coesistenza di entrambe le figure in capo al medesimo lavoratore
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Sentenza Cassazione Sezione Lavoro n. 12323/18: Compensazione impropria tra prestazioni previdenziali ed assistenziali.
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L'Inps fornisce le istruzioni in merito all'applicazione, per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni titolari di assegno di invalidità, del limite ordinamentale previsto in 65 anni per la cessazione del rapporto di lavoro
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L'Inps con la circolare 100 del 13 giugno 2016 fornisce le istruzioni operative per la gestione del contenzioso inerente all'accertamento tecnico preventivo obbligatorio, in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità
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A seguito dell'emanazione della legge 89/2016, l'Inps fornisce le prime precisazioni in merito all'applicazione normativa alla luce degli ultimi interventi del Consiglio di stato.
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L'Inps, con regolamento 15 ottobre 2010, ha provveduto ad attuare la legge n. 69/2009 fissando i nuovi termini per la conclusione esplicita dei procedimenti amministrativi di propria competenza.
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L’Inps, con il messaggio del 2 dicembre 2019, n. 4477, fornisce chiarimenti circa le fattispecie concernenti titolari di assegno ordinario di invalidità (AOI), sospeso a causa dell’opzione in favore dell’indennità NASpI.
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L'Inps fornisce nuove istruzioni per l'applicazione della disciplina del riscatto di periodi non coperti da contribuzione e per il criterio di calcolo dell'onere di riscatto dei periodi di studio universitari da valutare nel sistema contributivo
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Anche agli stranieri residenti in Italia, ciechi totali o parziali, benché privi di permesso di soggiorno di lungo periodo, deve essere riconosciuta la pensione di invalidità civile , purché legalmente soggiornati in base ad un valido permesso di soggiorno
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